Durante i giorni di vacanza che ho trascorso a cavallo di Natale e Capodanno, complice forse l’atmosfera un po’ più rilassata e i pochi pensieri per la testa, ho sognato parecchio. A dir la verità ho l’impressione che la presenza e l’intensità dei sogni sia correlata strettamente con il numero di ore che si è dormito, ma dovrei fare diverse ulteriori analisi.. :) In particolare un paio di sogni mi hanno colpito parecchio.
Nel primo mi trovavo con altre persone, tra cui sicuramente c’erano genitori ed amici, in un aereoporto. La peculiarità dell’aereoporto era che l’intero complesso era costituito da baracche fatte di canne di bambù e ricoperte di paglia. Mi trovavo li per prendere un aereo ed andare a trovare mia sorella Michela che nella realtà al momento si trova in Ecuador. Per qualche misterioso motivo però sono in possesso di una discreta quantità di fumo, per intenderci il pezzo mi riempie la mano; sono preoccupato perchè temo che durante i controlli possano farmi delle storie. Allora avvolgo il fumo in un po’ di pellicola di plastica e lo consegno alla mia amica Federica che promette di conservarlo. Tutto sembra pronto per la partenza, ma all’improvvisto, per cause che non riesco a identificare, il viaggio va a monte e mi allontano su un fuoristrada in compagnia dei miei genitori.
Il secondo sogno si svolge in una via adiacente ad un grande edificio circondato da una striscia di prato. Sono in compagnia dei miei amici, nei pressi di un’auto. Nell’edificio c’è una palestra ed un centro benessere di cui sono cliente e nella scena successiva del sogno mi trovo alla reception a parlare con la hostess. Cambia ancora scena e sono nuovamente in strada con gli amici ai quali comunico che il centro benessere affitta stanze a privati e che potrebbe essere una buona occasione per avere un posto per trovarsi a giocare a giochi da tavolo. Tutti sono entusiasti, ma quando tutti insieme ci avviamo a tornare alla reception mi accorgo che davanti all’edificio si è creata una coda lunghissima, qualcuno suggerisce che si tratta di quelli che vogliono prenotare per le vacanze di Pasqua. Non abbiamo voglia di fare la coda e dunque ci allontaniamo a bordo della Twingo grigia di Emilio che è alla guida. Invece che doppiare un angolo, la nostra auto taglia per il prato davanti all’edificio della palestra ed investe un trans che indossa una calzamaglia di lana bianca e che rimane sul nostro cofano per qualche centinaio di metri, mentre Emilio cerca di toglierlo dal cofano scartando a destra e a sinistra. Finalmente l’investito scende dal cofano e noi continuiamo la corsa in auto imboccando un tunnel e lasciandoci uno scorcio di mare alla destra.
Credo che cercare di interpretare questi sogni sia tempo perso. Si tratta di un collage di pensieri, ricordi, sensazioni, immagini. Mi piace ricordarli e riderci sopra. :)
EGO ha detto:
Posso forte darti una mano per quanto riguarda i ‘residui diurni’ del secondo. Identifico immediatamente, senza riflettere particolarmente:
– [un po’ tirata] l’edificio così descritto mi ricorda il DEI
– [un po’ meno tirata] centro benessere: volevi andare da giorni alle terme di Bormio
– giochi da tavolo: dopo un lungo periodo sei rientrato nel ‘club’: abbiamo giocato almeno 4 volte nel periodo 26/12-8/01, il che aumenta drasticamente la densità di partite nell’ultimo periodo, quindi l’aumento di rilevanza di questo aspetto nella tua attività mentale nell’ultimo periodo è significativo
– affittano stanze: abbiamo pressochè sempre giocato in luoghi ‘provvisori’: nessuno ha ‘casa propria’ quindi è sempre ufficio, seconda casa, eccetra. Ecco la necessità di affittare stanze per giocare, per di più in un centro benessere. Giocare=benessere? Maybe. Roger Callois avrebbe qualcosa da dire in merito :)
– coda lunghissima: l’hai trovata alle terme, non sei nemmeno riuscito ad entrare, come nel sogno
– Emilio che guida: sono il tuo riferimento automobilistico… ahaha scherzo :)
– trans in calzamaglia: ti ho parlato del mio servizio in ambulanza in cui un trans in calzamaglia ha fatto un incidente… abbiamo anche discusso sulla questione
– drammaticità dell’evento (paziente sul cofano, eccetra): mi sono confrontato con te ultimamente sul disagio che provo di fronte ad alcuni incidenti stradali particolarmente ‘spietati’.
– tunnel: bormio
– scorcio di mare a destra: il tunnel per scendere da bormio è aperto sulla destra. cogoleto?
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